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NEAR – Il nuovo ETHEREUM ?

NEAR – Il nuovo ETHEREUM ?

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Mi stavo chiedendo in questi giorni se il mercato, parlo ovviamente del mercato delle cryptovalute sia in buona salute 🤔 Come fa il prezzo di un asset ad aumentare? Prendiamo per esempio Bitcoin, il prezzo viene stabilito in base alla domanda è all’offerta. Piu persone comprano e più il prezzo sale, se le persone vendono il prezzo scende… però dobbiamo pensare che il mondo crypto è sempre un mercato finanziario dove non esiste solo la vendita oppure l’acquisto ma esistono anche i derivati finanziari che ci permettono di speculare su una cryptovaluta! senza possederla e anche in leva che vuol dire utilizzare più capitale che non hai realmente, mettendo come collaterale del margine però questo è un discorso a parte che magari in futuro tratteremo, con un articolo al riguardo.

Il protocollo NEAR è stato lanciato il 22 aprile 2020 con un miliardo di token NEAR creati, ogni anno viene emesso 5% come fornitura aggiuntiva attualmente l’offerta circolante e di circa 666.770.000 NEAR Il 30% delle comisioni di transazioni viene pagato come ribasso ai contratti, mentre il 70% viene “bruciato“.

Near protocol ad oggi è nelle prime 20 cryptovalute nella classifica CoinMarketCap, è un progetto layer 1 esattamente come Ethereum, Elrond, Solana, Fantom… che si propone di risolvere il problema della scalabilità è la sicurezza nelle transazioni. Da quando è stato lanciato non hanno subito nessun attacco hacker.

Perché ci sono tanti elementi che dimostrano che NEAR Protocol è un progetto molto valido?

Per esempio il Team:
Il team di sviluppo di NEAR è formato da persone che hanno lavorato per aziende molto famose ed in posizioni molto importanti come Microsoft, Google, MemSQL.
Il Team di quasi 40 persone fa in modo che le applicazioni vengano lanciate sulla blockchain di NEAR con delle “fee” bassissime per tutti gli utilizzatori.

Un esempio eclatante è il token Aurora che si trova in classifica Coinmarketcap al numero 238. E’ stato lanciato sulla blockchain di NEAR Protocol.
Conclusioni finali, NEAR può essere un ottima opportunità di guadagno a lungo termine la previsione del Team cryptovalutati.com per fine anno 2022 inizio 2023, potremo trovare Near intorno ai 30 dollari!
Ovviamente questo non è un invito a investire fate sempre le vostre ricerche è le vostre considerazioni.

Non siamo consulenti finanziari e questo non è un invito a investire.

Investire sulle piattaforme recensite su questo sito è rischioso e potreste perdere il capitale investito, perciò se deciderete di testare queste piattaforme, fatelo con la testa, investendo soltanto quello che siete disposti a perdere.

Siamo appassionati del mondo delle cryptovalute e sempre alla ricerca di approfondire le dinamiche della DeFi.

CRYPTOSMART, L’EXCHANGE 100% ITALIANO

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Bitcoin, Ethereum, Litecoin, Cardano….dove possiamo comprare queste crypto? Dettenere scambiare fare tranzazioni…? Nel panorama degli exchange in Italia troviamo come nel tutto il mondo tra l’altro Binance, Coinbase, Crypto.com oppure Bit2Me un wallet exchange europeo con sede in Spagna che io usavo personalmente.
Non avrei mai pensato che la porta accanto c’è l’exchange tutto italiano al 100% Nello specifico nella mia regione Umbria troviamo Cryptosmart.it con sede a Perugia exchange fondato da Alessandro Ronchi, Claudio Baldassarri e Alessandro Frizzoni.

Infatti ho subito contattato i ragazzi e mi hanno risposto prontamente
Oggi qui con noi abbiamo
Alessandro Ronchi

Daniel.N : Buongiorno Benvenuto su cryptovalutati.com grazie di aver accettato il nostro invito.

Alessandro Ronchi : Buongiorno Grazie a voi!

Gianluca.B : Buongiorno una prima domanda : Innovazione e intraprendenza sono le caratteristiche del vostro gruppo. Quali sono stati i motivi che vi hanno spinto a investire in una piattaforma di digital assets ?

Alessandro Ronchi : Dopo l’esperienza di Go Internet, abbiamo fondato Cryptosmart per offrire un’alternativa facile, indipendente e a basso costo. La nostra idea imprenditoriale parte dalla mancanza di accesso alle criptovalute e agli asset digitali nel Paese, specialmente per le persone comuni; il nostro obiettivo è creare una finanza democratica che sia di facile utilizzo e che possa essere uno strumento da usare nell’economia reale.

Cryptosmart.it

Daniel.N : Avete creato una piattaforma totalmente italiana, quali sono i vantaggi per i vostri utenti ?

Alessandro Ronchi : La piattaforma e i suoi servizi sono di facile utilizzo e si rivolgono oltre che ai professionisti a utenti principianti che per la prima volta vogliono entrare nel mondo dei digital assets. Uno dei punti di forza di Cryptosmart è il servizio di assistenza 7/7 h 24, con risposte immediate in lingua italiana alle domande dell’utente. Siamo partiti da poco e già vediamo che il numero di utenti aumenta di giorno in giorno, dimostrando che Cryptosmart può facilmente divenire un punto di riferimento nel panorama delle criptovalute.

Gianluca.B : Per quanto riguarda la gamma di servizi ? Roadmap ?

Alessandro Ronchi : Vogliamo ampliare la gamma dei servizi, tra i quali il servizio di staking presto disponibile. Stiamo pensando all’integrazione della rete lightining che rendono istantanee le transazioni, permetterà di utilizzare i bitcoin nella vita di tutti i giorni, ma anche all’evoluzione degli NFT (atti di proprietà e certificati di autenticità scritti su Blockchain di un bene unico) che potrebbero giocare un ruolo primario nel metaverso.

Daniel.N : Il nuovo decreto del MEF che impone agli exchange la comunicazione di tutti i dati delle cripto posseduti dai propri clienti all’OAM, ritieni possa avere quali implicazioni ?

Alessandro Ronchi : Di fatto il decreto era prevedibile, per regolamentare un’attività che, ad oggi, non lo era e, soprattutto, alla luce delle evidenti ed immani criticità che le crypto hanno sotto il profilo dei rischi di riciclaggio. Il decreto, in sostanza, equipara gli exchange virtuali ai classici cambia valute e per questo dovranno periodicamente inviare all’organismo degli agenti finanziari e mediatori una rendicontazione contenente i dati identificativi della clientela e i dati sintetici della loro operatività complessiva in crypto. Si dibatte molto sul concetto di censimento, su chissà quali ripercussioni possa avere questa novità sui clienti. Indubbiamente le informazioni che gli exchange invieranno saranno dettagliate e molteplici ma non dimentichiamoci che, ad oggi, per le persone fisiche residenti e titolari di crypto, già vige l’obbligo di comunicare all’Agenzia delle Entrate, tramite il quadro RW della dichiarazione dei redditi, i dati e le consistenze dei propri wallet. Le maggiori novità, a mio avviso, riguarderanno gli exchange che forniscono servizi di valute virtuali, per i quali, la mancata iscrizione all’OAM, comporterà l’impossibilità di poter continuare a svolgere le loro attività sul territorio nazionale, ritenendosi tale iscrizione titolo autorizzativo. Il problema maggiore lo avranno gli exchange esteri che operano esclusivamente online con sedi estere: infatti, considerato che per iscriversi al registro OAM è richiesta la presenza fisica sul territorio (sede legale, amministrativo o stabile organizzazione) è evidente come tale novità avrà degli impatti notevoli in termini di scelte di fiscalità internazionale e, conseguentemente, anche in termini di offerta commerciale.

Daniel.N : Grazie Alessandro appena ci saranno novità sarai di nuovo il nostro ospite!

Gianluca.B : Grazie speriamo presto!

Alessandro Ronchi : Certo Grazie a voi!

NFT Il Mondo degli NFT

NFT Il Mondo degli NFT

Marco.M dal gruppo TELEGRAM CryptoValutati

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Cosa sono gli NFT ?

Quando si parla di NFT ci si riferisce a opere digitali, uniche, non modificabili, registrate sulla blockchain. Dal disegno, alle gif, ai video, tutto può diventare un NFT, purché sia digitale. Ogni NFT apre, ai soli proprietari, le porte a un universo di beni e servizi dedicati ed esclusivi.

NFT Report 2020, pubblicato da Atelier BNP Paribas e Nonfungible.com, documenta come il mercato degli NFT abbia superato i 250 milioni di dollari, per poi vedere il valore triplicare nel 2021. Una delle cause principali di questo interesse esponenziale è da ricercarsi nell’attenzione di brand internazionali della moda, dello sport, dello spettacolo e del lusso che hanno iniziato a cavalcare l’onda di contenuti, beni e servizi offerti in esclusiva unicamente ai possessori dei token.

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Dove si trovano gli NFT ?

Insieme a questi token sono state create diverse piattaforme dedicate alla compravendita degli NFT, tra cui la più frequentata è OpenSea, oltre alle sezioni che alcuni exchange come Binance e Crypto.com hanno aggiunto ai propri siti. Le transazioni avvengono per la quasi totalità dei casi in criptovaluta, quindi è necessario disporre di un portafoglio digitale – wallet – come Metamask, dotato di crypto currency.

NFT da record
Everydays: The First 5.000 days – 69.300.000$

nft

La vendita record di un NFT finora è di “Everydays: The First 5.000 days”, (vedi copertina) il collage digitale con circa 5000 immagini realizzato dal crypto artista americano Beeple. L’opera è stata venduta alla cifra stratosferica di 69,3 milioni di dollari in un’asta Christie’s. La casa d’aste ha rivelato che l’acquirente risponde allo pseudonimo di Metakoven, il fondatore e finanziatore di Metapurse, il più grande fondo NFT al mondo.

CryptoPunk #5822 – 23.700.000$
I Cryptopunk sono considerati i primi NFT su Ethereum. Si tratta di una serie di 10.000 immagini in pixel art 24×24 generate in modo univoco da un algoritmo. Ogni CryptoPunk rappresenta un personaggio diverso. L’offerta media nell’ultimo anno è stata di circa 61.600 $ ad avatar.

il token Punk #5822 è stato appena battuto all’asta per la bellezza di 8000 ETH, oltre 23,7 milioni di dollari. Si tratta di un pezzo di nove da collezione e anche il più venduto della serie.

La collezione, creata da Larva Labs, continua a suscitare interesse nella community. Il pezzo, dopo l’acquisto, è stato sfoggiato su Twitter dal suo acquirente, Deepak Thapliyal, CEO di Chain. Nel 2017 le persone che hanno iniziato a vendere i loro CryptoPunk guadagnavano da 1 a 30 dollari. Adesso, con lo tzunami Nft, i CryptoPunk vantano un mercato complessivo di 2.4 miliardi di dollari.

Quali sono i settori di applicazione?
Gli NFT stanno al 2021- 2022 come i socialnetwork al 2007-2008. I settori per i quali vedo un’applicazione interessante sono pressoché infiniti. La tendenza futura vedrà gli NFT avere un’utilità concreta sempre più forte. Ogni NFT potrà offrire al suo possessore attività nel Metaverso, contenuti esclusivi, community private, conferenze ed esperienze uniche. FlyFish, ad esempio, sarà il primo ristorante accessibile solo previo acquisto del loro NFT. I possessori del token avranno accesso a degustazioni.

Link utili :

Crypto.com

Bit2me Wallet & Exchange

NUOVA PRE-ICO su Bit2Me

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@ginodaniel dal gruppo Telegram CryptoHome

Bit2Me è un luogo semplice, sicuro e veloce per comprare, vendere e gestire il tuo portafoglio di criptovalute. Ma non solo, Bit2Me è molto di più. Bit2Me ti mette a disposizione una suite di 19 soluzioni per farti entrare nella rivoluzione Blockchain nel miglior modo possibile.

Crea il tuo conto adesso per partecipare – PRE-ICO – B3X

Ricevi, conserva e invia criptovalute in modo estremamente semplice! Bit2Me Wallet è un portafoglio per le criptovalute e valute tradizionali. Comincia ad usare Bitcoin e altre criptovalute in modo semplice e veloce.

Bit2Me oramai e un wallet exchange completo. Io personalmente lo uso da mesi e mi trovo molto bene da poco hanno lanciato la sezione EARN dove possiamo mettere in staking le nostre crypto come Bitcoin Ethereum….ricevendo rewards nella stessa moneta oppure in Bit2Me Token con 2% Extra APY

La cosa di cui vi voglio parlare è il LAUNCHPAD. La ICO di Bit2Me token B2M è terminata però è in arrivo una nuova PRE-ICO in meno di 14 giorni su bnext con B3X Token

Il token B3X è stato meticolosamente progettato per dare reale utilità ai suoi possessori e favorire la base clienti in espansione di Bnext in tutto il mondo, offrendo vantaggi ai suoi possessori in funzionalità come il suo programma di premi, l'accesso preferenziale a nuovi prodotti, i trasferimenti internazionali con sconti fino a 90% sul margine ottenuto o partecipazione al voto sulle future funzionalità della piattaforma.
Nella vendita pubblica di ICO, i token dell'azienda varranno tra 0,015-0,02 € e il 25% della fornitura totale di 3,5 miliardi di token B3X sarà offerto tramite Bit2Me Launchpad. All'inizio di novembre, Bnext ha già offerto il 10% di B3X a investitori privati, raccogliendo 5 milioni di euro. Nel 2019 ha chiuso la più grande serie A di una fintech in Spagna raccogliendo 22,5 milioni di euro e raggiungendo oltre 300.000 account attivi. Ha anche aggiunto 3 milioni di euro in una campagna di crowdfunding per la sua comunità di clienti e che ha battuto il record di raccolta di 1 milione di euro in 1 ora.

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Link utili :

Crypto.com

CoinMarketCap

info by sito Bit2Me

Cryptovalute e tasse, come funziona in Italia?

Cryptovalute e tasse, come funziona in Italia?

Facciamo chiarezza

Paolo.R Milano dal gruppo Telegram CryptoHome

Se pensavate di trovarvi in un oasi felice vi sbagliate, perché il fisco arriva (quasi) ovunque, difatti è quanto mai appropriata la citazione di Sir Charles J.C. Lyall, che disse: “Ci sono solo tre predatori che mettono paura all’ uomo medio; lo squalo mangiauomini, un branco di lupi, e il dipartimento delle tasse.”.
Per quanto riguarda il mondo delle criptovalute, non esiste ancora una normativa specifica, infatti allo stato attuale le criptovalute vengono assimilate, equiparate, alla valuta estera.
Proprio perché la questione non è ben definita, ci sono almeno due correnti di pensiero su questo tema giuridico/fiscale.
Per chi volesse scervellarsi a reperire tutte le normative vigenti, il sito governativo https://www.normattiva.it/ è senz’altro il più indicato.
Prima di fornire le informazioni di base elencate sotto, tengo a precisare che NON SONO un commercialista. Con questa mini guida desidero solo mettere in luce il fatto che potrebbe essere molto rischioso non curarsi del lato fiscale di questo mondo. Poi, per quanto concerne gli approfondimenti e le certezze, rivolgetevi senza indugi agli esperti del settore.

1) Io non pago nulla per quello che non mi è stato chiesto, quindi non pago l’imposta sul valore delle attività finanziarie detenute all’estero (Ivafe), non pago sul trading crypto/crypto (ma li dichiaro e li monitoro).
2) Lo Stato da molta rilevanza ai movimenti bancari dall’Italia verso l’estero. È quindi importante poter dimostrare sempre il perché di determinati flussi, sia eseguiti con bonifici che con carte di credito.
3) Le criptovalute vanno sempre dichiarate nel quadro RW della dichiarazione dei redditi, dichiarando il controvalore in euro delle cripto detenute dal 1° gennaio al 31 dicembre.
4) Fare uno screen dei vari movimenti di tutti i wallet e di tutte le piattaforme, in modo da poter produrre dei giustificativi su eventuali capitali detenuti ai fini dell’antiriciclaggio o del finanziamento illecito, in modo da mantenere una linea di trasparenza nei confronti del fisco.
5) La vendita è intesa come prelievo da un exchange, quindi anche se si trasferiscono le criptovalute ad un terzo. Se il destinatario invece è un portafoglio proprio, non è contabilizzato come prelievo o vendita. Ma è pur vero che trasferire a una piattaforma (Quwiex, Eliux, Swapnex, Cintery Elevate Pass ) i propri BTC da Binance, Bit2Me, Crypto.com o altro exchange. equivale a un prelievo sotto forma di pegno, poiché il wallet che vi danno non è il vostro. Poi ci sono piattaforme come Xasic, Finanex o Bitcoinmania, dove il servizio fornito viene pagato, quindi c’è una cessione di un capitale alle società che rilasceranno nel tempo un riscontro economico in percentuale. A voi comunque toccherà sempre dichiarare quello che prelevate dalle piattaforme, contando ovviamente le entrate su Payeer, Binance o altro exchange registrato per il ritiro.

6) La soglia minima per evitare comunque la tassazione, è di rimanere sotto i 51.645,69 euro (equivalenti ai vecchi 100.000.000 delle rimpiante Lire).
7) Se si detengono 500 mila Euro in cripto, non si pagano le tasse. La somma diventa tassabile nel momento in cui viene eseguito il cashout, convertendo le cripto in Euro, a prescindere dal fatto che vengano messi sul conto corrente o meno, e se si superano i 7 giorni di detenzione.
8) Se si è sopra i 51.645,69 euro per più di sette giorni, dichiarare anche i movimenti di prelievo nel quadro RW con il valore del BITCOIN al 1° di gennaio di quell’anno e su quel valore fare i calcoli della tassazione che è del 26% sulla plusvalenza sui prelievi, per esempio: prelevi 1000? 260 sono di tasse da pagare. Vale anche per i prelievi effettuati prima del raggiungimento della soglia, sempre entro i limiti di quell’anno fiscale.
9) Avendo superato la soglia, a questo punto va dichiarato tutto, sotto qualsiasi forma di rendita o deposito ( un conto su Paypal) comprese le “strisciate” che fate con le varie carte di credito legate agli exchange (Binance, Crypto.com, ecc). Esempio: compro un Notebook che mi costa 600 Euro e lo pago con la carta di Binance? Quell’acquisto è ritenuto conversione in valuta FIAT e quindi rientra nelle plusvalenze.
10) Nel caso un cui ci fossero degli accertamenti e si fosse costretti a dover dimostrare ulteriormente determinati movimenti, a questo punto la cosa migliore da fare e di rivolgersi ad un Avvocato Tributarista o Penalista. Questo per evitare di cadere in contraddizioni ed infilarsi in un ginepraio senza uscita perché, ricordate sempre: la legge ( e il fisco) non ammette ignoranza!

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